Scrivo questo racconto ed osservo le foto praticamente per la prima volta nonostante siano passati 14 anni perchè la scottatura emotiva che ho provato al Nurburgring nel 2005 mi ha bloccato dal mettere nero su bianco ciò che è successo in quei giorni anche se ora gli eventi mi sembrano solo un ricordo per certi punti di vista anche divertente…
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NURBURGRING 2005 – PREMESSA

Il primo viaggio al Nurburgring di agosto 2004 aveva lasciato grandi emozioni e quindi si era deciso di tornarci a giugno 2005. Nel frattempo però sia io che il mio amato TL1000S avevamo subito parecchie modifiche:

– a fine aprile la fidanzata dell’epoca mi aveva lasciato creando in me uno stum und drang di emozioni che avevo deciso di sopire nell’unico modo che conoscevo: andando in giro in moto e provando ad andarci il più velocemente e demenzialmente possibile
– per quanto riguarda l’estetica del TL1000S avevo fatto verniciare i cerchi di rosso pastello, montato un puntale sottomotore della Ferracci, contrappesi manubrio in ergal rosso e viti verniciate con lo smalto per le unghie (!) ed ora la moto aveva cambiato radicalmente aspetto
– dal punto di vista motoristico invece avevo installato il classico trittico di filtro K&N, scarichi aperti G&G (non omologati che facevano una musica stupenda) e per accordare il tutto una centralina Power Commander con mappa dedicata, caricata e testata sul rettilineo della Teksid.

Mappatura da team MotoGP: la mia Punto Sporting azzurra, il Biondo al PC che carica le mappe direttamente sulla Power Commander sotto lo sguardo divertito di mio papà che allora si faceva chiamare The Bike in onore di Mike Hailwood
Cerchi rossi e scarichi in carbonio per l’annata motociclistica 2005

Anche la qualità delle fotografie è migliorata rispetto agli anni precedenti perchè ero passato da una videocamera Sony che produceva anche immagini ma di scarsa qualità – 1.5 megapixel – ad una macchina fotografica Fujifilm F710 da 6 megapixel ed un sensore ben diverso, con i colori tipici Fujifilm.
Nel frattempo, prima di tornare al Nurburgring avevo fatto parecchi bei giri…

20 gennaio a Berzano S. Pietro – Prima uscita dell’anno con temperature primaverili
Al Santuario con Cisguazzo!
Apertitivo con BBK
Il BiciRaduno era un incontro di amici tutti possessori di bicilindrici 1.000cc Suzuki (TL1000S ed R – SV1000S e N) e per il 2005 eravamo Kazza, Yeti & Mary, Roby, AnnaM & fidanzato, Miknork ed il sottoscritto
Il TL1000R di Yeti
L’SV1000S di MikNork
Il TL1000R del Kazza
Avevo modificato il TL1000S a mio gusto e mi piaceva tantissimo. Sinceramente mi piace ancora adesso ad anni di distanza…
Foto di gruppo. A sinistra si vede il TL1000S di Roby ed a destra l’SV1000N di AnnaM
Pausa alla Forst di Merano
Il campanile semi-sommerso al Lago del Resia
Passo Bernina
Passo Maloja prima di arrivare al Crotto Ghiggi – mamma mia quante risate!
Fine BiciRaduno 2005
Qualche settimana dopo: bel gruppo a Champorcher, c’era anche il compianto BBK
Una delle uscite più folli mai fatte. Eravamo finiti in un gruppo di motociclisti di Cuneo la cui figura di spicco era un tale Legnetto. Qua siamo al Colle della Maddalena con il Biondo su di giri. Avevamo già mollato dietro tutti. Di questo giro ricordo soprattutto il battito cardiaco perennemente accelerato da continue scariche di adrenalina, lo sentivo nelle tempie come un martello pneumatico.
Dopo qualche chilometro ci eravamo attaccati dietro ad un CBR1000RR, che pur di non farsi superare le aveva provate tutte, prendendosi anche un pugno sul casco dalla passeggera. Ma poi eravamo passati ugualmente e di tutto il gruppo eravamo rimasti in tre – quelli in foto – e per l’adrenalina eravamo filati dritti ad una deviazione, venendo poi insultati dal gruppo per esserci fatti aspettare per più di mezz’ora

Con il senno di poi sono stato fortunato a sopravvivere a quel periodo di pazzie motociclistiche e non lo racconto con allegria ma piuttosto con un sentimento di tristezza misto a gratitudine anche se non nei confronti di chi…
Ma salire in moto e spegnere il cervello era quanto di più esaltante avessi mai provato! Ero quasi drogato da queste scariche di adrenalina costanti e prima o poi mi si sarebbe presentato il conto: fortunatamente successe nel punto più sicuro tra tutte le varie strade che avevo frequentato negli ultimi 6 mesi: la Nordschleife, l’anello nord che già di suo di sicuro ha ben poco…

NURBURGRING 2005 – SI PARTE

Per il ‘Ring ’05 ci eravamo equipaggiati con tanto di furgone per il trasporto moto: non sarebbe più stato un viaggio in moto ma una trasferta con l’unico scopo di girare sulla Nordschleife e di girarci il più veloce possibile. Ricordo che ritirai il Ducato Maxi affittato da Targarent alle 17:17 di venerdì 13 giugno 2005 che ad essere scaramantici preannunciava già qualcosa.

Furgone carico con un GSX750R del Biondo, un CBR600 Sport di Chicco ed il mio TL1000S, più auto al seguito. E si parte.

Il viaggio era stato lungo ed eravamo arrivati al Nurburgring alle 2 o alle 3 di notte e, non avendo prenotato alcuna stanza, avevamo dormito direttamente sui sedili di auto&furgone, non proprio il riposo ideale se il giorno successivo vuoi entrare all’inferno verde.

Al mattino presto eravamo andati al B&B di Edgar per posare i bagagli, fare colazione e subito andare ai cancelli per i primi giri.

A metà mattina avevamo già i biglietti in mano. Eravamo belli carichi ed il primo giro era andato bene anche se la pista era un po’ umida nelle zone d’ombra
Dopo una bella colazione al bar del ‘Ring siamo pronti per il secondo turno

Questa sopra è l’ultima foto che ho del mio TL1000S nel suo massimo splendore. Lo trovo ancora bellissimo ancora oggi…
Ricordo che dopo 6-7 chilometri dalla partenza ero entrato nella curva destrorsa di Adenauer Forst, era in ombra e già al primo giro avevo notato che c’era un po’ di sporco in traiettoria, ma avevo piena fiducia nelle Metzeler Z6 che mi avevano sempre garantito grande tenuta e divertimento su strada. Ma qua non eravamo in strada ed evidentemente la temperatura di esercizio era andata oltre, con il senno di poi è stata una fesseria non montare degli pneumatici più sportivi come gli Sportec M3 che erano veramente fantastici e sarebbero stati ideali sulla Nordschleife. O magari non sarebbe cambiato nulla ed è stata una fesseria entrare a cannone nella zona d’ombra di Adenauer Forst. Non so, fatto sta che…

…fatto sta che a centro curva le gomme erano partite progressivamente, il sottoscritto è scivolato sull’asfalto senza grossi ruzzoloni al contrario della moto che ha acchiappato il cordolo esterno, decollando ed finendo contro al guard-rail. Fine dei giochi…

Per orgoglio sorrido ma in quel momento avevo voglia di piangere

Ormai la frittata era fatta – e ne ero triste – ma sapevo già di essere stato fortunato perchè le uova erano state rotte e cotte nella padella più giusta. Da quel momento in poi il mio modo di andare in moto sarebbe cambiato per sempre. Fortunatamente, oserei dire…

Non mi restava che guardare Chicco ed il Biondo e fare foto
Chicco ed io avevamo fatto un paio di giri in macchina. Qui il Biondo ci sorpassa
Qui invece è un Porsche 993 Turbo a passarci
Poi anche il Biondo aveva appoggiato la moto nel tratto di Kallenhard ma fortunatamente senza grossi danni
I giorni successivi andammo al museo ed a zonzo per il NurburgRing perchè fino a metà settimana non si poteva girare sulla Nordschleife
Dopo qualche giorno eravamo tornati a girare
Io avevo fatto un giro a scrocco sul GSX750R del Biondo
Eravamo tornati al Karussell a vedere un po’ di test
E già ci pareva strabiliante veder passare una Ferrari Enzo…
…finchè non arriva lei: Bugatti Veyron ancora in fase prototipale!

Se ricordo bene dopo un paio di giorni c’erano i turni sul circuito da GranPrix e quindi avevamo deciso di iscriverci, io con il GSX750R del Biondo, a scrocco.
Chicco ed il Biondo avrebbero fatto insieme il primo turno, io il secondo e poi nuovamente loro il terzo. Mi pare. Fatto sta che loro erano entrati girando per i primi 20 minuti…

Dopo 20 minuti erano usciti, il Biondo era sceso al volo e ero salito io…

…e se ricordo bene alla 2° giro entrando alla chicane ed accelerando in uscita sentivo il posteriore partire. Ricordo solo come mentre scivolavo pensavo …ma no di nuovo?!
Ed intanto la mano iniziava a bruciare perchè era rimasta incastrata sotto alla carena. Guanto bucato. Mano un leggermente abrasa. Moto limata. La seconda in 3 giorni. Neanche la mia per di più.
Rientravo mesto ai box ed iniziavamo la conta dei danni ma il Biondo aveva preferito non perdersi l’ultimo turno ed entrava comunque insieme a Chicco. Dopo pochi giri un polverone: Chicco è entrato nelle vie di fuga ed è scivolato, rientra ai box con il trattore. Ancora più mesti ci guardiamo in faccia: torniamo in stanza che è meglio, ma Chicco aveva preso una botta alla spalla, così il Greg gli aveva proposto di portargli la moto in albergo. Lui ed il Biondo erano partiti in moto e noi dietro in macchina finchè a 200 metri dal B&B vediamo il CBR di Chicco in terra. Com’è possibile? Cos’è successo?
Un bambino aveva tagliato la strada al Greg che per evitarlo inchiodava cadendo di schiena ma colpendo solo di striscio il bambino: ambulanza, ospedale, radiografia, tutto ok ma un gran dolore. Sempre più mesti rientravamo in stanza.
Il giorno successivo eravamo andati in piscina, per dimenticare, ritrovando le zecche che ci camminano addosso mentre prendiamo il sole sul prato. E’ la goccia che fece traboccare il vaso. Il giorno successivo caricavamo le tre moto sul furgone, il Greg dolorante sulla macchina e ripartiamo in direzione casa.
Ultima volta la Nurburgring in vita mia anche se a volte il pensiero di tornarci c’è ancora…