Una sera di un mesetto fa, mentre ero a letto nel buio più totale, un pensiero m’è entrato in testa:

“…mi sento bene, le gambe sembrano girare. Sarebbe l’occasione giusta per provare a salire allo Stelvio in bicicletta…”

Ho subito girato via whatsapp l’idea al mio amichetto Giammai il quale, senza tanti si/no/ma/forse, ha accettato. Questa minghiata s’ha da fare!!! E non può mancare anche il buon Sergio per aggiungere un’ulteriore pedina al suo palmares di passi conquistati 🙂
Ora però ragionandoci a mente fredda mi chiedo: perchè una persona dotata di una minima stabilità psichica deve ambire ad una tale fatica ed un tale male al sedere pur di raggiungere un passo a 2.757m? Perchè diciamoci la verità, è illogico! Eppure è così, la voglia di arrivare “in alto” vince su tutto ed anzi, salendo e pedalando in salita non solo si sta bene con se stessi e con il proprio corpo ma a vedere i centimentri che passano sotto le ruote, si prova anche una specie di piacere fisico e mentale…
Comunque pensare di salire sulla Cima Coppi del Giro d’Italia emoziona e spaventa allo stesso tempo. E’ tanta roba al punto che arrivano ciclisti da tutto il mondo per affrontare i 40 tornanti dello Stelvio…
Così il dado è tratto ed alle 7.10 di domenica scorsa chiudo la porta di casa ed insieme al mio cancello a due ruote vado in stazione dove Sergio ed io attendiamo il treno delle 7.58 per Santhià, poi l’interregionale per Milano ed infine il treno per Tirano. A Monza sale anche Giammai ed il trio è composto…

© Gianluca
© Gianluca


Decidiamo di aggiungere altri 14km al percorso scendendo a Tresenda per goderci il percorso ciclabile lungo l’Adda ed effettivamente ne vale veramente la pena. SuperPiadina a Tirano e poi si ricomincia a salire verso Bormio, sempre su pendenza bassa ma costante, a parte un paio di strappetti che alzano il ritmo cardiaco. A Bormio troviamo accoglienza all’Hotel Eira – www.hoteleirabormio.it – ci attendono 3 birre bionde a cui ne seguiranno altre 4… l’ideale per integrare i liquidi sudati in salita 😛

© Giamma
Tirano
+ EOLICO
© Giamma
© Giamma


Nei nostri piani c’era anche una puntatina alle terme ma vista l’ora abbiamo desistito. Doccia, cambio, relax, aria fresca ed arriva l’ora di cena: zuppa di pasta e fagioli, qualche sciat ed un dolcetto e poi a me viene un abbiocco bestiale ed anche se Giamma e Sergio insistono per andare a fare un giro a Bormio io preferisco concedermi a Morfeo. Buonanotte a tutti. Domani ci attende lo Stelvio…
Totale della giornata: 62km ed un millino di metri di dislivello

Dopo un lungo sonno ristoratore mi sveglio alle 5.45 ed il meteo fuori dalla finestra non è il massimo: nuvoloso. Torno a letto e verso le 7 inizio a prepararmi così dopo mezz’ora troviamo Sergio ad attenderci con “le gambe sotto al tavolo” per la colazione. Niente ceci&cipolle stamattina ma due ottime “uova di gallo” preparate per noi dal simpaticissimo proprietario dell’hotel. Ultimi dettagli e si parte. Ragazzi!!! Stiamo per salire allo Stelvio… 🙂

Uova di gallo?!
Un caffè in tazza piccola
Il meteo è ok
Facciamo che andiamo…

Poco sopra Bormio il cartello indica che ci attendono ancora 40 tornanti, 21.3km e 1.500m di salita così mettiamo giù la testa e tra un silenzio (quando la pendenza si accentua) ed un discorso a fiato corto (quando la pendenza si fa accettabile) i cartelli stradali ci aiutano nel conto alla rovescia: 20.3 – 19.3 – 18.3

© Giamma
© Giamma
Ci siamo. Verso la valle del Braulio…

Arriviamo al tratto delle gallerie e poi nuovamente tornanti, sulla strada un disegno in giallo ci avvisa che sta per arrivare la rampa al 14% che in realtà dura meno di 200 metri. Saliamo bene, qualche pausa foto, qualche pausa acqua o pipì ma i primi 800m+ li facciamo in circa 1 ora ed è una cosa che mi stupisce.

© Giamma
NO AL DOPING – SI AL VINO ROSSO

Sudo ma sto bene ed i chilometri passano – relativamente – veloci… passa la prima casa cantoniera, arriva anche la seconda ed inizio ad emozionarmi perchè, nonostante sia ancora solo a metà strada, sento che ce la farò. Ed è una bella sensazione…
Di fronte a noi c’è ora la parte verticale dove la strada si “attorciglia” come una serpe portandoci al pianoro in cui la settimana scorsa Nibali e Dumoulin salivano a 25km/h, siamo ormai alla 3° casa cantoniera, qualche prugna secca, un paio di noci, acqua e si riparte. Eccoci alla quarta ed ultima casa cantoniera, ormai siamo a 2.400m di altezza e mi fermo a fare quattro chiacchiere con una coppia di Olandesi che hanno un bellissimo Porsche Carrera dello stesso identico colore della mia Inbred…

© Giamma
© Giamma
© Giamma

Manca poco ma l’ultimo tratto sale ripido e complice l’altitudine fatico non poco, accompagnato da una Carrera Turbo S che fa le vasche tra il passo e la cantoniera. A due curve dalla cima l’emozione sale, ripenso a casa, a Stefania ed ai bimbi che questa mattina mi hanno mandato un messaggio vocale:


…però! Sala le montagne! Forza papà…

Gli ultimi 200 metri li faccio a tutta, in piedi sui pedali e quando arrivo sul passo inizio piangere per l’emozione. Abbraccio ai miei compagni di gita, un po’ di foto, un bel panino vegetariano da Richard ed un’ora vola via in un lampo. Quanto si sta bene quassù!

© Giamma
© Giamma
© Giamma

Però sono le 12.45 e dobbiamo essere a Tirano per prendere il treno delle 16.08 ed il vento forte contrario ci obbligherà a pedalare anche in discesa.

© Giamma

In stazione a Tirano ultima birra tutti insieme poi Giamma ci saluta, pedalando ancora fino a Sondrio. Noi invece ci rilassiamo sul treno fino a Milano dove l’afa ci attende insieme al treno per Chivasso in ritardo di 15′; ultimi 12km pedalando nella sera ed alle 21.31 apro il cancello di casa.

Impressionante: 9 ore prima eravamo in cima allo Stelvio ed ora siamo nuovamente a Saluggia. Ad attendermi sul divano la coppa di cartone del campione, Stefania e Federico svegli con Mattia e Gaia che invece se la dormono. Cena veloce e poi crollo nel letto…
Totale della giornata: 103km ed un 1.800/1.900 metri di dislivello

Ma il tarlo è partito. E se provassimo il doppio Stelvio in un solo giorno? Salita allo Stelvio da Bormio. Alla quarta casa cantoniera discesa in Svizzera e poi risalita allo Stelvio sul versante opposto… chissà… vedremo. Nel frattempo godiamoci questa! 🙂

P.S.: con il senno di poi… ancora non lo potevo sapere l’anno successivo ho fatto anche il doppio Stelvio 😉