#FineSettimanaFotografico @ Nivolet – 2.610m
Di questo nuovo #FineSettimanaFotografico avevamo iniziato a parlarne durante il workshop di Febbraio a Ceresole, quando tra una ciaspolata e l’altra avevo proposto ai ragazzi qualcosa di “più rustico”, magari con pernotto in un rifugio in quota per goderci veramente albe e tramonti; la cosa era stata ascoltata con grande interesse ma tra un impegno e l’altro – tra cui la nascita del mio secondo pupo Federico – l’organizzazione è andata un po’ per le lunghe. Chiamalo ritardo oppure semplicemente le cose dovevano andare così… però l’attesa è stata ripagata con gli interessi!!! Ma partiamo dall’inizio…
Nel libro “1.001 MERAVIGLIE DELLA NATURA da vedere prima di morire” Michael Bright dedica 2 pagine (408 e 409) al Parco Nazionale del Gran Paradiso descrivendolo come […] questa meraviglia si trova all’estremità nordoccidentale della penisola, nelle Alpi Graie, e include montagne incappucciate di neve, valli profonde, laghi glaciali, pendii boscosi e colorati prati alpini […] Le montagne qui presentano spettacolari testimonianze della loro glaciazione, con massicce dorsali e taglienti vette frastagliate; molte delle quali hanno ancora ghiacciai aggrappati ai loro pendii.
Personalmente adoro questo libro. Mi fa sognare ad occhi aperti con la consapevolezza che non riuscirò mai a vedere tutte queste 1.001 meraviglie prima di morire e, anche se ho la fortuna di averne già viste più di 50, sapere che una di queste è a pochi chilometri da casa mia mi rende molto felice.
Eccolo insieme ai miei libri preferiti: Annie Leibovitz | Alex Zanardi | Il Sic | Masterclass di fotografia | Charles Bukowski
Comunque sia nel centro del GranParadiso c’è il Colle del Nivolet che è nella mia lista dei luoghi del cuore; è quindi qui che decido di organizzare questo week-end a base di foto, albe, tramonti, cieli stellati e animali. L’amico Ivan mi consiglia di pernottare al Rifugio Chivasso e così contatto Simona e Marilena delle Agenzie Freetur di Livorno F.ris e Moncalieri ed insieme riusciamo a chiudere il cerchio.
Data: 20/21 settembre 2014. E’ un rischio perchè lassù sarà ormai quasi inverno ma è anche vero che se tutto va come spero le condizioni di luce potrebbero essere indimenticabili. Ancora una volta mi affido al detto che la fortuna aiuta gli audaci e ancora una volta sarà la scelta giusta…
Arrivano le prime adesioni e il gruppo sembra bello numeroso finchè, ad inizio Settembre un paio di ragazzi rinunciano e tra questi c’è Filippo, a cui nella stessa data piazzano un matrimonio: peccato perchè a Febbraio era venuto da Piacenza per fotografare animali ed era uno dei più interessati per questo nuovo incontro in quota. Sarà per la prossima…
A -8 giorni le previsioni meteo annunciano tempo brutto e Federica, la guida che ci accompagnerà per la giornata di Domenica, ci chiede se confermiamo comunque; ma poi 3BMeteo torna sui propri passi, prevedendo nuvoloso ma non diluvio. Uhm… nuvoloso. Saremo immersi nella nebbia oppure saranno quelle nuvole che regalano strappi di luce incredibili?
Arriva finalmente sabato 20 Settembre. Sono su di giri, sveglia alle 4.00, doccia, zaino e attrezzatura caricati. Esco dal garage ed ecco una assai sgradita sorpresa. Piove…
Ma il cielo è molto luminoso, magari a 2.600m sarà sereno?! Speriamo! Incontro alle 7.30 con Alessandro e Paolo in piazza, colazione insieme nell’attesa che arrivino anche Barbara e Michele da Milano. E poi via verso il Nivolet…
A Castellamonte le montagne sembrano baciate dal sole. Più saliamo e più le condizioni migliorano. Pont Canavese. Ceresole. Diga del Serrù. Diga dell’Agnel. Ormai la luce che ci ha avvolti completamente una luce incredibile che rende i panorami tridimensionali. Mi ricorda quella che si trova in Scozia o nei Paesi del Nord…
Barbara e Michele non resistono. Dai che altrimenti arriviamo in ritardo.
No Barbara! Fotografi con l’Aifon? Si però ha la griglia attivata per rispettare la regola dei terzi. Sei perdonata.
Ed eccoci al Rifugio Chivasso – 2.605m
Incontro e presentazioni con Alessandro, il gestore del rifugio e Federica la guida che ci accompagnerà oggi.
Paolo inizia a scattare con la sua D600
La Grivola – 3.969- è ricoperta da un cappello di nuvole che la rende ancora più maestosa.
Marco&Marco sono belli carichi.
Michael Bright a ragione scrive […] con massicce dorsali e taglienti vette frastagliate […]
Alessandro e Barbara; quest’ultima fresca di Islanda, afferma che sembra di essere nel profondo nord.
Marco collauda il Sigma 120/400.
Splendido posto per fermarsi a mangiare. Il meteo è cambiato ed alterna momenti di sole ad altri ventosi.
I panini bio che ci hanno preparato al rifugio. Pane fatto in casa ed ingredienti genuini.
Dopo aver riempito la pancia ripartiamo. Destinazione il Lago Nero.
Ciarforon – 3.642m – sulla sx. il Tresenta – 3.609m.
Dopo aver incontrato il primo gruppo di camosci arriviamo al Lago Nero – 2.746m
Lunga sosta per provare sul campo l’impiego dei filtri ND. Iniziamo il rientro verso il rifugio. Un pioggia leggera ci accompagna per qualche minuto poi s’interrompe e sbuca il sole. La luce diventa magica. Sole + pioggia = arcobaleno. Evvai!
Camosci e arcobaleno. Colpo d’occhio pazzesco.
Tutti ad ammirare l’arco colorato.
Verso il rifugio. Sentirci piccoli. Nepal.
Ad un certo punto Alessandro ferma il gruppo e propone di chiudere gli occhi per qualche secondo. Ascoltare il vento. Liberare la mente e poi osservare il panorama davanti a noi…
Ecco cosa c’è davanti ai nostri occhi. Sentirsi fuori dal mondo.
Le sorprese non sono ancora finite e poco prima di arrivare al colle ecco un’aquila che ci osserva da lontano.
Pietro si ferma a fare quattro parole con Federica. Un uomo genuino.
Cena con vista. Il Sergente Harman è con noi. Sei forse tu John Wayne?
Come da accordi con il gestore del rifugio dobbiamo essere a nanna per le 22.00 circa. Siamo già belli cotti per la camminata ma la voglia di uscire per fotografare in notturna è tanta. Ore 20.30 siamo fuori. Abbiamo un’ora e mezza di tempo. E non la sprechiamo di certo.
Ci ritroviamo fuori dal rifugio, al buio. Barbara esce e si mette a parlare con un gruppo di persone che si girano e le dicono: no guarda che non siamo noi quelli che cerchi! Beh… nel buio della notte capita di sbagliare gruppo. No?! :)
Partiamo tutti belli decisi. Barbara entra in botta di adrenalina quando vede che ciò che ha appreso durante il work-shop di Febbraio sta dando i risultati attesi. Paolo spara bordate da 6.400ISo con la sua D600. MarcoPentax si lancia in uno star-trail. MarcoNikon invece prova le sue prime notturne. Alessandro sfrutta a dovere la D90. Michele scala una parete di roccia a mani nude alla ricerca della torcia perduta.
Le luci di Torino in lontananza.
Stellata sul Rifugio Chivasso.
E alle 22.10 tutti a nanna. La sveglia è puntata per le 6.20. Domani alba. Notte.
Dormire in quota non è facile. Vuoi la carenza di ossigeno. Vuoi che qualcuno ha acceso una motosega non appena chiude gli occhi. Vabbò dai, le 6.20 arrivano presto. SvegliaSveglia! Andiamo a fotografare l’alba!
Versante Valdostano. Nubi scure. Difficile che esploda di colori. Meglio andare ad ispezionare il versante Piemontese.
Il versante opposto sembra promettere bene. Si colora poco alla volta…
…finchè esplode in un alba da sogno.
Esserci in prima persona è commovente.
Michele all’opera.
Da sx. Paolo, Michele, Barbara, Alessandro. MarcoPentax è sparito e nessuno sa dove sia andato a fotografare. E MarcoNikon?
Rientriamo per la colazione. La soddisfazione di aver ammirato – ed immortalato – un’alba simile è notevole da parte di tutti. Beh… tutti. Quasi tutti. MarcoNikon – l’ultimo in fondo a dx, quando ci vede rientrare esclama: eccomi. Mi sono svegliato! Andiamo a fotografare l’alba? Come? Sono quasi le 8? Veramente? Si Marco. Ti abbiamo chiamato ma hai tirato lungo alla sveglia… AhAhAh
Colazione. Prepariamo i bagagli e salutiamo tutti. Il Rifugio Chivasso è un posto da sogno. A presto…
Decidiamo di andare a passeggiare sull’altipiano del Nivolet. Anche oggi la luce è incredibile. Sembra di essere ovunque tranne che a 90km da casa. Sullo sfondo la Grivola e sulla destra il GranParadiso ricoperto di nubi…
MarcoIlDormiente è ora bello arzillo e collauda il Sigma 10/20
Siamo soli sull’altipiano. Di tanto in tanto passa qualcuno ma nel giro di poco sparisce. Il tempo sembra fermarsi ma sono già le 11.30. Il posto è incredibile. Dobbiamo rientrare per un pranzo fantastico a La Baracca. Polenta concia di tutti i tipi.
I ragazzi sono felici e spensierati. Ce la raccontiamo allegramente fino alle 15 ma poi giunge il momento di salutarsi. Appare chiaro a tutti che abbiamo avuto la possibilità di godere di un week-end incredibile da tutti i punti di vista. Una luce incredibile. Un gruppo fantastico. Una location da urlo. Che dire?
Grazie di tutti ed a presto ragazzi!
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Paolo mi ha raccontato meraviglie di questo workshop fotografico a Ceresole Reale la prossima volta cercherò di esserci. Aspetto tuoi aggiornamenti sulla newsletter giusto?
Ciao Claudio,
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A presto e se non ci sentiamo/scriviamo più Buon Natale :)