Il ricordo legato alla fotografia…

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Una mattina di qualche giorno fa ho iniziato a riflettere sulla vera importanza della fotografia ed è stato mio figlio a farmi fermare un attimo per pensare. Il giorno del suo 4° compleanno s’è svegliato e gli ho detto:

– Ciao Mattia! Auguri! Oggi compi 4 anni. Sei contento?
– Si papà. Ma quanti sono 4 anni?

Una di quelle domande che ti lasciano di stucco, ci ho riflettuto un attimo e poi gli ho detto quello che mi sembrava più logico:

– Per me 4 anni sono un tempo relativamente breve ma per te sono tutta una vita. E’ bella questa differenza di punti di vista. No?!
– Ma io non mi ricordo 4 anni fa. Tu te lo ricordi?
– Certo che mi ricordo (…come potrei dimenticarlo…) quando dormivi tra due cuscini ed avevi un solo giorno di vita…
– Papà io non me lo ricordo mica…

Parlare con i bambini è sempre bellissimo perchè ti obbligano a fare un passo indietro, dimenticare i pensieri complessi e contorti per tornare alla semplicità del ragionamento e più probabilmente alla semplicità della vita. E’ vero che Mattia non si ricorda di quando dormiva tra i cuscini all’ospedale, ma la fotografia potrà raccontargli per sempre quel momento.
Per qualche giorno ho riflettuto sulle fondamenta della fotografia, sul perchè ho iniziato a fotografare e su quant’è facile perdere di vista la semplicità che sta alla sua base: voler bloccare un momento e poterlo rivedere in un futuro; ci perdiamo tra 1.000 ragionamenti tecnici, tra Istagram e Facebook contando Like e click ma lasciandoci sfuggire le basi… bloccare l’istante e ricordarlo, teoricamente, per sempre. Quindi? A Voi le conclusioni, ognuno trarrà le sue. Tutto è relativo, come lo sono i 4 anni rapportati a due diverse vite… :)

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7 thoughts on “Il ricordo legato alla fotografia…

  1. Grande Luca, concordo pienamente con te. Ormai stiamo perdendo l’affetto e le emozioni che una foto scattata da noi dovrebbe suscitare anche a distanza di anni, sempre più spesso le foto che in realtà scattiamo sono per ottenere più like possibili su facebook o più visualizzazioni su instagram, cercando di fare qualcosa che in realtà possa piacere ad altri, senza soffermarci sul nostro stato d’animo. Una foto in realtà blocca quell’istante per sempre, uno stato d’animo, una situazione particolare…semplicemente un ricordo.
    Sta diventando un mondo liquido…piatto, senza forma, in cui viviamo solo l’oggi, dalle auto con la videocamera per i selfie. ai telefoni con 20mega pixel, in cui un ricordo con pochi like in realtà vale troppo poco.

    1. Esatto Gian, ci siamo capiti all’istante…
      Un esempio. Sabato scorso mi sono tornate sottomano le foto di classe delle Superiori: le foto di per se non sono un granchè, tecnicamente e come colori. Ma hanno dei ricordi impressi. E soprattutto sono stampate. Quindi vere. Non virtuali…
      Lo stesso per le foto delle vacanze della scorsa estate. Un amico ci ha scattato delle foto con i bambini, magari sono un po’ storte ma vere. Sono ricordi. Sono emozioni che potremmo rivivere tra anni…

      CiAoOo :)

  2. Ciao Luca,
    interessante questo discorso, in parte sono d’accordo con te e mi interessa essere partecipe di questo tuo progetto. Un’altra parte di me però non condivide questo pensiero, perchè è vero che ormai la maggior parte della gente se la tira, usa e abusa di tutto ed i n particolare della fotografia e dell’affermazione di se stesso nella fotografia. Ci sono gruppi che detesto, di un’ambizione e presunzione da folli. Vedo fotografie orribili o tecnicamente perfette e taroccate ricevere centinaia di like… vedo fotografare con tutto ciò che è rettangolare e senza olio di palma. Tuttavia c’è anche chi fotografa, non solo per i ricordi o per gli attimi fermati per sempre, ma c’è chi fotografa per raccontare, c’è chi è alla ricerca della bellezza ed è normale, in questo caso pretendere e anche molto dalla fotografia. Quindi anche in questo caso e come d’altra parte per tutte le cose … Keep calm …. cerchiamo l’essenza troviamo il giusto equilibrio per le nostre esigenze. a presto !

    1. Infatti Marzia. Alla fine dell’articolo ho scritto che “tutto è relativo” e ognuno trae le sue conclusioni… :)

      Però se uno fotografa per raccontare lo fa in ottica futura. Idem per chi ricerca la bellezza. E’ sempre in ottica futura… Così come è vero che tutte le foto non stampate o al limite pubblicare sono fotografie probabilmente destinate ad andare perse. Pensiero personale eh… ;)

      CiAoOo

    2. Sai Marzia. La tua risposta mi ha fatto riflettere ed effettivamente il titolo “L’essenza della fotografia” era in contrasto con la conclusione. L’essenza è diversa per ognuno di noi, così ho cambiato il titolo in qualcosa di meno pretenzioso: il voler bloccare l’istante per ricordare però penso sia uguale per tutti, escludendo forse i cacciatori di “like”.
      Ho avuto modo di avere vedere parecchie cartoline di Saluggia scattate tra 100 e 50 anni fa e mi sono chiesto:”…e se nessuno le avesse scattate ora sapremmo qualcosa in meno…”

      A volte però, dopo aver scattato una, due, tre… venti fotografie è giusto sedersi e osservare anche il mondo com’è. Senza per forza guardarlo attraverso una macchina fotografica. Ma qua sono già andato oltre… :P

      CiAoOo :)

  3. Ciao Luca, sei un vero fotografo e uno splendido papà!
    Quando ho visto l’album delle nozze di Chiara e Salvatore ti ho apprezzato moltissimo, hai reso palpabile la gioia assoluta che ha permeato quella giornata (…peraltro senza sole…) da far sembrare che il sole ci fosse! Ecco, questa è la tua natura e la tua “umanità”
    Bravo!

    1. Grazie Lia!
      Sono parole bellissime che mi fanno un grande piacere anche perchè scritte da un’artista come te :)

      A presto – Luca

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