TOURIST TROPHY 2015 – 4° giorno…
Vedi anche:
TT2015 – preparativi 1° parte
TT2015 – preparativi 2° parte
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TT2015 – 1° giorno sull’Isola – il viaggio…
TT2015 – 2° giorno sull’Isola – le prove…
TT2015 – 3° giorno sull’Isola – il vento…
TT2015 – 4° giorno sull’Isola – la SuperBike…
TT2015 – 5° giorno sull’Isola – la SuperSport…
Ieri i comunicati di Manx Radio (che sto ascoltando anche in questo momento su www.manxradio.com) hanno confermato che la gara delle SuperBike è rimandata ad oggi pomeriggio, così l’Ale ed io decidiamo di andare a fotografarla al Bungalow, un posto mitico dove sorge anche la statua di Joey Dunlop e dove i piloti attraversano a tutto gas le rotaie del treno. Così ci svegliamo con tutta calma e con la stessa flemma ci rechiamo alla partenza del Manx Electric Railway che coincide l’arrivo dei caratteristici tram a trazione… ecologica che girano per la città di Douglas
Tram a trazione equina…
Treno elettrico panoramico. Sembra di essere a Gardaland
Nel frattempo, davanti alla stazione, stanno scaricando una RC45 dal retro di un camper…
In carrozza. Un viaggio spettacolare che ci porterà fino a Laxey dove dovremmo cambiare prendendo la Snaefell Mountain Railway ossia la linea che ci porterà fino al Bungalow…
Sala comandi dello Snaefell Mountain Railway. L’unica cosa moderna è l’estintore…
Lady Isabella, la più grande ruota ad acqua Europea. Ci eravamo promessi di andare a visitarla con calma ma per visitare tutta questa interessantissima Isola ci vorrebbero 2 settimane…
Verso Bungalow…
Appena arrivati andiamo a rifugiarci all’interno della stazione alla ricerca di un po’ di caldo; tira un bel vento e nonostante il sole fa parecchio freddo ma dopo un thè caldo decidiamo di andare a salutare Joey…
Ciao Joey…
La statua ed il murales di un Irlandese in Inghilterra. Joey, devi essere stato veramente un grande Uomo…
Su queste rotaie sono passati tutti i più grandi campioni del Tourist Trophy…
Nel frattempo parte la grande parata, penso ciò che è rimasto del Mad Sunday ma che ora è un serpentone di moto che dura quasi tre quarti d’ora. Moto di tutti i tipi che passano salutando e rappresentando la passione che li accomuna. Lo ammetto, dopo qualche minuto mi sono commosso…
L’inizio del corteo…
Un Suzuki TL1000S come quello che avevo. Ma il mio era nero e senza la carenatura inferiore. Lei saluta felice…
Un Suzuki GSX1000R in colorazione Barry Sheene. Mio padre aveva un Suzuki GS750 con la stessa colorazione ma 1/3 dei cavalli…
Ci sono tantissimi di questi motorini pimpatissimi…
Ducati Panigale…
La “vecchia” R1 in versione Santander…
La nuova R1 base…
La nuova R1 in versione Milwakee…
E’ sempre bella la Honda VTR1000SP2. Ne ho avuta una. La più bella moto che sia mai entrata nel mio garage…
Amazzone in sella ad una bella RVF400…
Suzuki TL1000R, questa la dedico ai miei amici Yeti&Kazza…
Vecchie Norton…
…nuove Norton
Un’altra bellissima RVF400 seguita da una Suzuki SV1000S
Che tenerezza il CBR125 tra tutte queste moto da 100 e più cavalli…
Questa special mi piace moltissimo. Ricordo che su un vecchissimo n.ro speciale di Motociclismo c’era un articolo con tutte le special più special fotografate durante un TT di almeno 15 anni fa. E c’erano tanti oggetti simili, con telai artigianali (Spondon soprattutto) all’interno dei quali venivano piazzati motori Suzuki SACS pompatissimi. Eccone una…
Il mio set fotografico di oggi. Il mitico Bungalow…
From Piemunt to TheMountain…
E proprio dietro agli airfance conosciamo Bernhard, simpaticissimo fotografo Tedesco che stanco della vita caotica della “terra ferma” da 16 anni si è trasferito a Douglas; nell’attesa della gara ce la raccontiamo allegramente e lui mi spiega che sull’Isola di Man tutto funziona perchè è tutto fatto in funzione del cittadino, i ritmi di vita e lavorativi sono estremamente rilassati ed infatti il loro motto in gaelico è tret aluà che lui traduce con time enough… for everything – c’è abbastanza tempo per tutto. Non per niente il simbolo dell’Isola è la triscele (le tre gambe) con il relativo motto:
Quocumque Ieceris Stabit – dal latino: dovunque l’avrai gettata, starà in piedi…
E mentre parliamo ecco la materializzazione della disponibilità dei Manx: visto che la giornata è fredda e ventosa le gentilissime marshal ci hanno preparato una tazza di thè caldo con i biscotti. Queste persone ti rapiscono il cuore!!! Grazie…
Come scrivevo qualche pagina fa, in realtà non ho mai sentito l’emozione fortissima che mi sarei aspettato sapendo di andare a vedere il Tourist Trophy; ebbene proprio mentre sono qua in attesa di vedere arrivare i piloti, in piedi ad osservare il curvone davanti a me, accompagnato dal suono del vento, arriva un’emozione fortissima che porta con se gli arretrati dei mesi scorsi: inizio a tremare con una foglia, a livelli da esame di maturità e non smetterò fino all’arrivo dei primi piloti. Incredibile che non riesca a calmarmi in nessun modo. Magia del TT…
E poi ad un certo punto, questo stato di naturale silenzio viene interrotto dal canto del quattro cilindri del Re della Montagna…
John McGuinness…
James Hillier
Michael Dunlop
Bruce Anstey (n° 5) non ha ancora terminato il primo giro ed ha già superato Michael Rutter (n°4) partito 10″ prima.
Ecco Michael Rutter
Stesso discorso per Gary Johnson e William Dunlop
Eccolo con il suo stile impeccabile…
Arriva Ian Hutchinson con il n°9…
…e Connor Cummins…
Dean Harrison. Sono quindi passati tutti i primi 11 tranne il n°8 che è proprio Guy Martin che ha spaccato pochi chilometri dopo la partenza…
Lee Johnston
Dan Knee
Cameron Donald in sella alla mia preferita…
Ed ecco Stefano Bonetti!!! Grande…
Poi la Bimota di Ben Wylie…
…e quella di Brendon Cretu
Ecco anche Marco Pagani…
…panning per lui. E poi via con i successivi 5 passaggi dei 91 piloti iscritti alla SuperBike…
Cambio postazione: ora i piloti passano a 50cm dalla mia lente ad una velocità di 120/130kmh e beccarli non è affatto facile…
Subito dopo aver fotografato Anstey non ho sentito arrivare nessuno così ho messo la testa leggermente fuori dalle protezioni ed ho visto arrivare McGuinness che a tutta birra stava per passare a pochi cm: una sensazione di terrore mi ha pietrificato e mi sono nascosto impaurito dietro all’airfance. Perdendo lo scatto. Ma non importa. E’ una delle sensazioni più forti, uno dei ricordi più belli che porterò a casa…
Mi trovo ancora interno curva all’ultimo giro ed ecco l’ordine di passaggio…
Michael Dunlop ha passato Hillier e McGuinness ma…
…Anstey ha guadagnato 3 posizioni passando, oltre ad Hillier e McGuinness anche Rutter. Essendo però una gara a tempo è tutto relativo. Certo che questi due stanno andando veramente fortissimo…
…ecco Hillier seguito da McGuinness…
…vai John…
…anche Hutchinson ha passato parecchi concorrenti che lo precedevano…
Sfilano veloci circa 3/4 dei concorrenti finchè ad un certo punto…
Bandiera rossa. Bernhard dice che bandiera rossa è qualcosa di grosso e magari potrebbe esserci scappato il morto. Che panico. Invece scopriremo poi che Michael Dunlop è andato in terra poche centinaia di metri prima dell’arrivo, mentre stava passando un doppiato…
I piloti vengono bloccati sul tracciato e di fianco a noi vengono a sedersi Steve Mercer e Daniel Hegarty che se la raccontano come due vecchi compagni di scuola…
Il podio della categoria SuperBike al TT 2015 è:
1° Bruce Anstey – Honda Valvoline Racing by Padgetts
Alla media di 128.749 miglia/orarie – 207.16 km/orari
2° Ian Hutchinson – Kawasaki / Paul Bird Motorsport Ltd
Alla media di 128.526 miglia/orarie – 206.80 km/orari
3° James Hillier – Kawasaki / Quattro Plant Muc-Off
Alla media di 127.550 miglia/orarie – 205.23 km/orari
4° John McGuinness
5° William Dunlop
6° Michael Rutter BMW
7° Dan Kneen
8° Peter Hickman
9° Lee Johnston
10° David Johnson
Da segnalare un fantastico 19° posto di Bonetti in sella ad una Kawasaki praticamente Stock a pochissimi secondi di distanza da Cameron Donald con la Norton ufficialissima. Grandissimo risultato!!!
Non ci resta che salutare il Bungalow, la statua di Joey Dunlop ed andare a prendere nuovamente il nostro trenino che ci ricondurrà a Douglas, dove ci facciamo una bella e lunga passeggiata fino a… indovinate un po’… PizzaHut
L’Inghilterra vista dal Bungalow…
Non soddisfatti andiamo ancora a farci un dolcetto al National Sport Center dove chiedo alla barista:”…sai mica se l’aeroporto chiude la notte? Perchè martedì abbiamo l’aereo alle 7 del mattino e chi chiedevamo se è meglio dormire al Metzeler Village e poi prendere l’autobus alle 5 oppure se andare in aeroporto al mezzanotte e poi aspettare direttamente sul posto…”
Lei prima mi risponde che non sa. Poi sparisce. Tornano in 3, la barista e due istruttori di bodybuilding “…ma che chiacchio avrò detto di male…” penso vedendo queste montagne di muscoli avvicinarsi. Invece si avvicina gentilissimi dicendoci che la notte l’aeroporto è chiuso. Che ora chiamano e ci prenotano un taxi ma siccome non parliamo bene Inglese ci scrivono tutto su un biglietto che faremo vedere al taxista. Spariscono nuovamente e tornano dopo 5 minuti con il biglietto ed il numero della prenotazione. Su quest’isola ho riscoperto una gentilezza ormai dimenticata dalle nostre parti…
Andiamo a dormire presto. Domani ci sarà da fotografare 3 gare ossia Sidecar, SuperSport e SuperStock…
FINE QUARTO GIORNO :)
Continua in:
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Un commento? E che ne so, dopo la foto del TL-R mi sono piantato…. Ma come ho potuto venderlo………
Dai, comunque, proprio belle belle le foto all’interno curva, ci vorrebbe solo di poter sentire anche il rumore!
Eh lo so… anche io ho visto parecchi TL1000S e un brivido mi ha attraversato dalla punta dei piedi all’ultimo capello della testa. Tra S ed R non so quale fosse più sexy. Porcazza…
Se sentissi il rumore non vedresti i dettagli perchè in quel punto i top 10 passano a circa 140kmh. Mamma mia che proiettili…
Un racconto incalzante ed emozionante … insomma mi fai venire una voglia matta di andarci
Bravissimo!
Gianni. Organizziamo!!! Dai che il prossimo anno facciamo gruppone… :)