Grazie a tutti degli auguri! SempliceMente…
Non so perchè ma trovo che il giorno del mio compleanno sia quello giusto per tirare una riga, fare un po’ di somme e sottrazioni della mia esistenza e ragionarci sopra: a volte mi piace fermarmi un attimo e guardare la strada percorsa e decidere se quella davanti è quella che desidero oppure se è necessario cambiare rotta e direzione oppure il mezzo di locomozione o chissà cos’altro; tre anni fa avevo raccontato i sentimenti che provavo in quel particolare periodo della mia vita con Grazie a tutti degli auguri! Less is More, sentimenti che fondamentalmente non sono cambiati anche se si sono ampliati. Come?
Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci a complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere.
Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. Questo processo porta fuori dal tempo e dalle mode. La semplificazione è il segno dell’intelligenza…
Bruno Munari – artista e designer
Ora, la vita è già complicata di suo, è piena di domande a cui è difficile trovare – o aver voglia di trovare – una risposta. Da qualche mese la risposta alle mie domande l’ho trovata nella semplicità ed anche nella fotografia ho deciso di applicare la questa scelta ma ne ho già parlato nella “comparativa dei bokeh” ed in “#fotografiapanesalame“. Vivere, ragionare, agire in modo il più semplice possibile. Funziona? Boh… sabato scorso ero ad una cena con i miei ex-compagni di basket e la risposta me l’ha data il mio amico Marco Eporedia:
…di Ghilli posso dire tutto tranne che non sia una persona serena…
Mi ha fatto piacere sentire questa frase anche se la mia è una serenità relativa al mio essere umano, non sono un illuminato ne un asceta ma diciamo che molto spesso di stupisco del fatto di camminare per strada fischiettando. Penso che una bella fetta di questa serenità sia legata alla semplicità. Cercare di vivere in modo semplice, ossia cercando di mettere alla base la semplicità, non l’indigenza o la povertà o la negazione di sè, ma cercando di recuperare una vera e personale prosperità in un mondo in cui l’abbondanza che bramiamo in realtà ci impoverisce vita e spirito.
Spesso mi sento fare domande tipo:
– nella fotografia: ma perchè non ti compri una full-frame con il tipico trittico di obiettivi zoom f/2.8?
– nella bici: ma perchè non ti compri una full-suspended che sarebbe perfetta per i giri che ti piace fare?
Oltre ai tipici argomenti “casa” oppure “automobile” che per una famiglia di 5 persone non sono mai abbastanza grandi. Però, prendendo spunto da Bruno Munari, sto cercando di riconoscere l’essenza delle cose: potrei ottenere risultati notevolmente migliori con una macchina fotografica top di gamma? I miei figli sarebbero più felici in una casa più grande oppure su una monovolume da 9 posti? Ed io sarei più soddisfatto su una bicicletta full? E via dicendo…
Monte Mucrone | Non penso avrei potuto essere più soddisfatto neanche in cima all’Anapurna…
Monte Bar | Non penso avrei potuto godermi di più una discesa simile, neanche in sella ad una full…
Eppure sono tutte esperienze estremamente semplici fatte con mezzi altrettanto semplici. Una cosa che Munari però non racconta e che invece ritengo fondamentale è mettere al centro la persona e non l’oggetto:
le fotografie le fa il fotografo e non solamente la macchina fotografica così come la discesa tecnica la gestisce il ciclista e non solamente la bicicletta. La serenità dei figli la fanno l’ambiente in cui vivono e le persone che li circondano e non solamente i giocattoli. Discorsi semplici che troppo spesso dimentichiamo ma che sto cercando e provando ad inserire nella mia esistenza, a volte riuscendo altre fallendo. Nella mia ricerca di una vita semplice c’è il desiderio di migliorare la mia esperienza di fotografo, di ciclista, di padre e più in generale di essere umano. Il desiderio di migliorare me stesso, poco alla volta magari due passi avanti ed uno indietro ma almeno provandoci perchè trovo enormemente più appagante il tentativo di migliorare me stesso piuttosto che affidare tutto ciò ad un oggetto più evoluto; perchè la responsabilità del risultato è solo e solamente mia, mio il risultato, mia la soddisfazione; e questo vale sia per la vittoria che per il fallimento: l’unico responsabile vorrei essere io e non la macchina fotografica o la bicicletta o la casa…
Dulcis in fundo oggi ne ho compiuti 35, tra 15 saranno 50 e tra altri 35 saranno 70 quindi forse è meglio cavalcare quest’onda adesso, senza preoccuparsi troppo del come e con cosa. La vita è troppo breve per soffermarsi troppo sui dettagli. Meglio cercare di viverla il più pienamente possibile!!! :)
Questi i pensieri che mi vagano per la testa in occasione del mio 35° compleanno. Giusti? Sbagliati? Al momento sono questi per cui prendeteli così…
#GrAZieATuTTiDeGLiAuGuRi
P.S.: per coloro che si trovano +/- allineati con queste elucubrazioni mentali consiglio di leggere due testi veramente belli che parlano della vita semplice e soddisfacente:
– Felici senza Ferrari di Ryunosuke Koike
– Elogio alla semplicità di John Lane
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Mi è sempre piaciuto vedere le tue foto….e leggerti.
Ma sarà il traguardo dei 35…sarà …..ma hai dato consistenza ad un sentire che condivido ma che non avevo così lucidamente codificato.
Sei una persona “bella dentro”….e questo si legge,si percepisce quando ti si ascolta e si VEDE!
Non è affatto così scontato……lo colgono i tuoi amici….e sicuramente lo si vive nella tua splendida famiglia. Ma quanto siete belli!!!!!
Smetto perché mi commuovo.
Grazie quindi.
Ed ora buone feste…..e soprattutto BUONA VITA!!!!!
Ciao Rosa. Sono parole bellissime. Non so che altro aggiungere. Solo un grande, enorme, immenso GRAZIE… per aver condiviso con me il pensiero ed aver avuto la pazienza di ascoltare le mie lezioni di Lightroom! ;)
Buone feste e buon tutto. A presto – Luca :)