L’importanza del bilanciamento del bianco
Ci sono tanti motivi per cui non rifiutare un invito a fotografare in location insolite… e così qualche domenica fa, dopo che il mio amico Dario mi ha lanciato l’invito, ho deciso di andare a scattare qualche foto ad un concerto Gospel; una volta arrivato in chiesa m’è venuto un mezzo coccolone: le condizioni di luce erano tra le più difficili che avessi mai visto, era buio pesto ma sui cantanti c’erano luci fortissime e di diversi colori.
Presa la macchina fotografica in mano ho dovuto ricominciare a ragionare da zero in una situazione che mi era completamente nuova. E’ stato veramente utile ed interessante perchè ho potuto finalmente testare il Nikon 85mm f1.8G in queste condizioni di luce difficilissime e non avrei mai potuto immaginare che alla fine avrei anche migliorato le mie conoscenze di post-produzione.
Dario, che è appassionato di fotografia, mi ha detto: ti ho chiamato perchè ho provato tante volte a fotografare i ragazzi ma con queste luci mi uscivano scatti sempre molto impastati. Ho deciso quindi di raccontare come ho settato la macchina sperando di essere d’aiuto a Dario ed a chiunque si trovi a fotografare ad un concerto o in condizioni di luce simili…
Effettivamente scattare con queste luci non è affatto facile. C’è poco da fare, c’è sempre da imparare nella vita ed alla fine posso tranquillamente ammettere di aver imparato molto di più in 1 ora al concerto – fotografando con tutta calma e potendo fare tanti esperimenti – che a tanti matrimoni dove invece si evita sempre di sperimentare in quanto c’è il dovere di portare a casa il risultato; anche perchè non m’è mai capitato un matrimonio in una chiesa così buia e con luci tanto “strane”…
Tanto per cominciare ho chiesto se potevo salire nella zona dell’organo perchè volevo fare qualche scatto dall’alto della chiesa con il coro. Il gentilissimo diacono mi ha accompagnato su una scala scricchiolante e piena di ragnatele ma ne è valsa la pena…
Fujifilm S5Pro + Sigma 10-20 @ 10mm f4.0 – 1/5″ – 1000ISO
Fujifilm S5Pro + Nikon 35mm f1.8G DX @ f4.0 – 1/50″ – 400ISO
Per tutta la durata del concerto ho scattato in formato RAW, iniziando con un paio di scatti di prova per capire come adattarmi alla situazione; ho analizzato l’istogramma direttamente sullo schermo della macchina foto: aveva un andamento molto sbilanciato agli estremi quindi con ampie zone sovra e sottoesposte. Dopo una rapida occhiata ho capito che le zone sottoesposte mi piacevano molto perchè donavano alle foto l’atmosfera buia e riservata che c’era realmente in quel momento mentre le zone sovraesposte erano veramente fastidiose perchè rovinavano i volti dei cantanti. Ho quindi deciso di recuperare sottoesponendo di -1 e così facendo ho anche velocizzato i tempi di scatto, potendo abbassare un po’ gli ISO che male non fa…
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/90″ – 800ISO – sottoesposizione -1
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/90″ – 800ISO – sottoesposizione -1
Per alcuni scatti ho utilizzato il flash montato sulla slitta e dotato di diffusore LightSphere di Gary Fong che permette di ottenere luci e ombre molto morbide.
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/60″ – 800ISO – sottoesposizione -1/3 – flash
Viste le condizioni di luce ho scattato ad ISO medi, alti e altissimi in quanto volevo anche sperimentare il fondoscala della S5Pro – 3200ISO – che solo raramente avevo utilizzato. Direi che è pienamente utilizzabile in situazioni estreme…
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/125″ – 1600ISO – sottoesposizione -1
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/20″ – 3200ISO – sottoesposizione -1
Fujifilm S5Pro + Nikon 85mm f1.8G @ f1.8 – 1/90″ – 1600ISO – sottoesposizione -1/3
Lasciando il bilanciamento del bianco in AUTO ho lavorato con la consapevolezza e la tranquillità di un intervento in post-produzione calibrato ed a tale scopo il formato RAW è il massimo. Solitamente nelle mie foto non tocco mai il bilanciamento del bianco perchè quello della S5Pro è veramente una bomba ma con queste luci sapevo già che avrei dovuto lavorarci sopra. Così una volta tornato a casa ho iniziato ad osservare le foto. Per quanto Dario sia un caro amico non potevo certo passare ore a lavorare con Photoshop le immagini e così ho fatto tutto direttamente in Adobe Camera Raw, in pochi minuti utilizzando lo strumento indicato con la freccia e campionando direttamente su un punto che ritenevo bianco puro; nel caso specifico le palle di Natale legate ai microfoni sono state una manna dal cielo.
Ma vediamo le differenze lavorando semplicemente sul bilanciamento del bianco. In alcuni casi il salto è notevole…
ERA Temperatura colore: 3.500 Tinta: -11 ||| DIVENTA Temperatura colore: 10.000 Tinta: +12
ERA Temperatura colore: 4.850 Tinta: -5 ||| DIVENTA Temperatura colore: 11.000 Tinta: -97
ERA Temperatura colore: 4.800 Tinta: -12 ||| DIVENTA Temperatura colore: 9.000 Tinta: -93
ERA Temperatura colore: 6.100 Tinta: -17 ||| DIVENTA Temperatura colore: 50.000 Tinta: -69
ERA Temperatura colore: 4.800 Tinta: -12 ||| DIVENTA Temperatura colore: 16.000 Tinta: -76
In questo modo, cercando di scattare in camera con parametri i più corretti possibile, sono riuscito a sistemare circa 120 scatti con pochi minuti di post-produzione invece di trascorrere ore&ore davanti al PC.
A presto – Be happy… :)
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Quindi tu scatti sempre e solo in RAW? Le prestazioni della s5 mi stupiscono a distanza di anni e mi pento di non averla comprata al posto della d200
Buongiorno Marcello. Scatto in RAW praticamente sempre se le condizioni di luce impongono di salire sopra 640/800ISO. Se invece la luce è buona e se devo scattare tante foto a volte alterno RAW e JPEG. Se la luce ambiente non crea problemi la differenza tra i risultati che si possono ottenere da entrambi i formati sono simili.
Per quanto riguarda S5Pro vs D200 posso solo consigliarti di cercare una Fujifilm usata e provarla. Così ti togli i dubbi e lo sfizio… CiAoOo :)
Non posso che confermare la bontà della fuji s5 pro che ho appena acquistato usata per farmi le ossa con il sistema reflex dopo qualche anno di bridge (fuji s9600). Se abbinata a obbiettivi dall’elevato potere risolvente da il meglio di se (io per iniziare ho preso un 50 mm 1.8 afd nikkor, obbiettivo luminoso, nitido e dal rapporto qualità prezzo eccezionale). il bilanciamento del bianco in automatico con luci miste non estreme (esempio: luce ambiente + fluorescente/incandescenza) è quasi perfetto.
Ma soprattutto apprezzo le capacità di recupero delle altre luci che consentono di esporre a destra anche piu del solito e ottenere quindi più dettaglio e meno rumore nella zona delle ombre.
Il recupero è buono anche da jpeg se non si eccedono gli 1,5 stop e la stessa cosa vale anche per il bilanciamento del bianco da jpeg.
ovvio che il raw è tutta un’altra storia…
Peccato che Fuji abbia abbandonato il sistema reflex e sopprattutto il super ccd ….
Ciao Giuseppe! :)
Anche io arrivo da una S9600 che era una gran bella bridge, che conservo ancora per le uscite in bicicletta tra amici. Certo la S5Pro è un’altra cosa. Confermo che i recuperi sono ottimi sia da jpeg che da RAW al punto che, qualche tempo fa, avevo letto una tabella comparativa dove la S5 permetteva recuperi molto vicini a quelli della D700 che però è FF. Personalmente continuo a trovarmi bene al punto che non la sostituisco nonostante abbia quasi 10 anni sulle spalle. Provala con il Nikon 35mm DX e vedrai che goduria!!!
CiAoOo